Giorgia in concerto a Palermo, un “cuore pop” al Teatro di Verdura

È stata la Giorgia di sempre; quella che conosciamo bene. Coinvolgente, trascinante e, soprattutto, appassionante. Due ore e mezza di musica, quelle portate sul palco del teatro di Verdura di Palermo, che hanno affascinato ed emozionato i fan della cantante romana.

 

Pop Heart”, questo il nome del tour che vede impegnata in giro per l’Italia la cantautrice, raggruppa alcuni tra i più grandi successi della musica italiana e non, insieme con buona parte dei brani di maggior successo della Todrani; le “summer nights” musicali riescono, in questo modo, a ben coniugare parte dei classici scritti dalla musicista classe 1971 arricchiti dagli omaggi, con relativi restyling, ad artisti come Pino Daniele (con la reinterpretazione, durante i “bis”, di “Anima”, brano del 1995), Jovanotti (con “Le tasche piene di sassi” che ha aperto il concerto, brano del 2011) o Elisa (con il pezzo del 2007 “Gli ostacoli del cuore”).

 

Il progetto, ispirato dall’album di cover pubblicato il 16 Novembre 2018 e già disco di platino con più di cinquantamila copie vendute, prevede l’esecuzione di ventisette brani, con medley, assoli di pianoforte e chitarra, ed esibizioni in acustico o “a cappella”. Protagonista indiscussa della serata, è stata la voce, unica e potente, della sempreverde quarantottenne laziale; pregevoli e degni di sottolineatura, i suoi assoli finali che hanno chiuso molti dei brani in scaletta.

Giorgia durante il concerto di Sabato scorso, a Palermo. (foto gentilmente concessa da Giuseppe Rapisarda Management)
Giorgia durante il concerto di Sabato scorso, a Palermo. (foto gentilmente concessa da Giuseppe Rapisarda Management)

 

Di qualità il sestetto, tra musicisti e vocalist, che ha accompagnato la cantante; le voci di Diana Winter e Andrea Faustini (che si è pure esibito da solo cantando “I’m the only one”) hanno reso ancor più gradevoli le interpretazioni dei brani, galvanizzante la chitarra di Greta Giannotti e piacevoli le armonie del pianoforte delle tastiere di Jacopo Carlini e Fabio Visocchi. Poi il “dark side of the moon” – così l’ha definita Giorgia –  della band, vale a dire la parte ritmica; una questione a “stelle e strisce” con la batteria e le percussioni affidate a Mylious Johnson e il basso a Sonny T.

 

Più di centoventi minuti di musica, guidati sapientemente dalla cantante romana. Grande la partecipazione del pubblico, con centinaia di voci che, come fossero un’estensione del coro, hanno accompagnato i pezzi più famosi; “E poi”, “Come saprei”, “Di sole e d’azzurro” e “Oronero”, verosimilmente, sono stati i brani che più hanno emozionato i presenti. Spazio anche ai ricordi della gioventù, coi tanti riferimenti alle storie d’amore che hanno ispirato alcuni dei testi più fortunati. Tra cambi d’abito, ben quattro nel corso della serata, e racconti di inediti e aneddoti la serata musicale è trascorsa positivamente e si è conclusa con una standing ovation del pubblico.

 

 

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